Ischia: Buon Natale dal gruppo di lettura
Come vi avevo preannunciato sul vecchio blog, ci siamo incontrate ancora al Bar dell’800 di Ischia Ponte, proprio sotto al Seminario, per parlare del libro prescelto: I Leoni di Sicilia di Stefania Auci.
Sono la prima ad arrivare, entro e mi sento subito accolta. Poco dopo il bancone, lo scaffale con alcuni libri è adornato da un piccolo presepe. Qui e lì qualche pupazzo realizzato a mano. Su una parete una divertente Befana. Sui ogni tavolino della saletta è posizionata una candela adornata di rosso. Tutto l’arredo sembra ricordarci quanto possa essere semplice creare una calda atmosfera natalizia.
Le altre persone del gruppo arrivano alla spicciolata. Non siamo in tanti, i preparativi per le feste impegnano soprattutto le donne. Ma ci siamo ed è importante.
I Leoni del passato
Ci accomodiamo e tra un buon caffè e ottimi biscotti, avviamo le nostre chiacchiere letterarie. Io confesso subito di essere ancora all’inizio della lettura. il libro, dopo qualche perplessità iniziale, ha comunque catturato la mia attenzione. È un tuffo tra la Calabria e la Sicilia del pieno Ottocento, in epoca borbonica. È un tuffo in un Sud che forse conosciamo poco. La storia è quella di una famiglia che emigra da un paesino della Calabria per cercare fortuna a Palermo, la grande città che era stata capitale del Regno. È una famiglia che con tenacia, abnegazione, voglia di fare riuscirà ad affermarsi, vincendo anche la diffidenza e persino l’ostilità che i Palermitani nutrivano verso i Calabresi, i forestieri. Quello che a me è apparso chiaro fin dalle prime pagine è che Calabria e Sicilia, pur essendo geograficamente così vicine, sembrano appartenere a mondi diversi, pur prescindendo dalle normali differenze che esistono tra un piccolo paese, come Bagnara Calabra, e una grande città come Palermo. D’altra parte nel libro emergono diversità e litigiosità tra le stesse città siciliane. Il nostro Sud ha una storia molto complicata. E a questo proposito mi piace sottolineare quanto sia importante il cappello storico con il quale l’autrice introduce ogni capitolo.
I Leoni oggi
“Le donne però sono schiacciate, soffrono o comunque rimangono nell’ombra”, è la mia prima osservazione. “Siamo nell’Ottocento – mi rispondono – e comunque poi scoprirai anche figure femminili che hanno un ruolo importante”. Devo necessariamente proseguire nella lettura, dunque.
Ma c’è un interrogativo che si insinua piano piano nelle nostre chiacchiere. Se il Sud in un passato non troppo lontano ha prodotto realtà imprenditoriali così importanti, come quella della famiglia Florio, perché oggi i giovani nel Mezzogiorno d’Italia non riescono ad affermarsi? E perché poi se emigrano al Nord o all’estero ottengono ottimi risultati? E qui il discorso si fa complicato. Malavita? Cattiva organizzazione del territorio? Una burocrazia che al Sud frena più che al Nord?
Approfondiremo questo e altro al prossimo incontro che terremo dopo il 10 gennaio. I Leoni di Sicilia ci faranno compagnia per tutte le feste natalizie. E poi continueremo ad esplorare il nostro Sud tra Sicilia e Calabria, scopriremo altri libri di cui parlare.
A questo punto non possiamo fare a meno di ricordarvi che un libro è sempre un bel regalo da far trovare sotto l’albero, nel presepe, nella calza della Befana. Soprattutto però teniamo ben in mente una cosa: regalare un libro è importante, ma trasmettere la gioia della lettura è fondamentale. Siete d’accordo vero? Caciettu.
Buon Natale a tutti!
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