Palazzi storici di Ischia Ponte: La Corteglia
- I palazzi storici di Ischia Ponte costituiscono una parte fondamentale del borgo. Rientrerebbero in quei tesori da tutelare, eppure a volte ti trovi di fronte a brutte sorprese.
Chi arriva a Ischia Ponte se li trova sulla destra. Imponenti, orgogliosi, guardano tutti verso il mare. Sono i palazzi storici del borgo. Un tempo erano la residenza di famiglie nobiliari o anche complessi che ospitavano strutture diverse, come caserme o tribunali. Anni fa entrai per la prima volta nella Corteglia e raccontai sul vecchio blog quella mia visita. Ve ne riporto qui un ampio stralcio:
Mi fermo davanti alla maestosa scala della Corteglia, un palazzo storico, o meglio un complesso, che è definito così per un ampio cortile interno. “Ho tanto desiderio di visitarlo “, confesso a Teresa. “Andiamo – mi risponde lei – ci vorranno pochi minuti“. Io esito: “E’ proprietà privata“. Teresa sorride: “Ma non ci sarà problema“.
Salgo per la scala imponente cu’ nu poco e’ scuorno. Sì, sono un po’ intimidita, temo che la nostra presenza possa infastidire qualcuno dei proprietari.
Non incontriamo nessuno. E in cima alla scala, lo sguardo si apre su un cortile davvero spettacolare. Al centro un antico pozzo e intorno archi, scale, portoni che danno accesso alle abitazioni private. All’interno di uno dei portoni, panni stesi ad asciugare.
Il cortile è ampio. Chissà quanti ragazzi ci avranno giocato.
Sul lato della strada, il palazzo è alto. “Chissà che panorama si vede da lì”, mi dice Teresa.
Ma già il cortile è qualcosa di magico. Il complesso è antico, pare che risalga al XVI secolo. Non conosco bene la storia. Devo scovare qualcosa.
Ma perché Ischia Ponte nasconde i suoi tesori?
Da allora sono trascorsi diversi anni e oggi devo chiedermi: perché Ischia Ponte maltratta i suoi tesori? La Corteglia da tempo è ridotta così, come vedete in questa foto. In cima alla scala, già malridotta, spicca una struttura in alluminio. “Lavori in corso”, mi dicono. Ma sono lavori che durano da tempo ormai. Ci sarà un disguido tecnico? O forse un contenzioso? Non so. Posso solo dire: che peccato!
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