Il gusto di non sprecare

Spreco in cucina

Paola Bortolani, una genovese che vive a Milano, è un’attivissima pensionata.

Nel suo blog di ricette si occupa di spreco alimentare domestico. E mi ha aperto un mondo. 

Così l’ho invitata a un caffè virtuale. 

Di spreco alimentare abbiamo sentito parlare dal 2015, quando proprio questo tema fu al centro dell’Expo di Milano. Molti di noi sono convinti di non sprecare, eppure le cifre sono allarmanti.

Il Sole 24 ore riporta i dati dell’Osservatorio internazionale Waste Watcher: lo spreco alimentare domestico costa agli italiani 9,2 miliardi di Euro all’anno. A questa somma bisogna aggiungere altri 6,4 miliardi all’anno per lo spreco di energia per produrre cibo. 

Perché si arriva a questo? E soprattutto cosa si può fare? 

Come evitare lo spreco in cucina

Per caso tempo fa mi sono imbattuta in Paola Bortolani, genovese con una vita molto intensa a Milano. 
Dal 2012 ha un blog di cucina che ha attirato la mia attenzione. 

Io sono tutt’altro che una cuoca, i food blog che vanno tanto di moda, a me proprio non interessano.  Nella mia quotidianità preparo da mangiare per obbligo, non certo per piacere. E si sa, la cucina richiede passione. 

Ma il titolo del blog ⇒ Primo non sprecare racconta un modo diverso di vivere la cucina: passione, piacere, ma anche sensibilità e  impegno sociale.
Non vi nascondo che frequentando quelle pagine, sono caduta nella tentazione di provare qualcuna delle ricette più semplici. Data la mia imperizia, i risultati non sono stati incoraggianti. Eppure mi è rimasto un grande interesse, misto a un pochino d’invidia. 

Il blog ha diverse sezioni. Si comincia con i consigli minimi per evitare lo spreco, dal momento della spesa all’organizzazione degli spazi in dispensa e in frigo. Si prosegue con le ricette, divise per categorie di piatti. Ogni ricetta prevede l’utilizzo di tutto, perché come dicevano i nostri vecchi: niente si butta.

Mano a mano che si procede nella lettura, si capirà come il cibo avanzato dal giorno prima possa diventare il gustoso protagonista di un nuovo piatto.

Incantata da tutto questo ben di Dio, mi sono messa in contatto con Paola. E lei ha accettato con piacere l’invito a un caffè virtuale. 

Chiacchierando con Paola Bortolani

Ovvia la mia prima domanda Come e perché hai cominciato?

Per natura e formazione sono sempre stata attenta a non sprecare. Vengo dalla Liguria, una terra povera con un clima mite. In cucina si adoperano olii e profumi di erbe.

Ma noi tutti veniamo da una cultura contadina e marinara, una volta non si sprecava niente. Poi cosa è successo? 

“Io credo che tutto sia cominciato negli anni ’80 quando abbiamo scoperto la comodità … “

La comodità negli anni ’80. Ne abbiamo parlato anche in un incontro del gruppo lettura.

“Per esempio negli anni ’80 si è diffusa La pizza Catarì, una pizza gradevole al gusto e pronta in 20 minuti. Non erano necessarie l’attesa e la pazienza”.

E prosegue 

“In quegli anni si è diffusa la grande distribuzione e noi abbiamo provato la comodità di trovare di tutto negli scaffali dei supermercati, tra l’altro anche a prezzi bassi. E così abbiamo perso il valore della stagionalità e anche del cibo in quanto tale”.

Compriamo di tutto, magari approfittando delle offerte, il famoso 3 x 2, e poi buttiamo via, senza considerare che quello che buttiamo comunque ha un costo, in termini di produzione, di  rifiuti, di problemi ambientali.

Ma in fondo, il ritmo della vita di oggi impone in qualche modo di fare tutto in fretta, dalla spesa alla cucina

“Considera una cosa. Io sono sposata, ho figli e ho sempre lavorato. Eppure organizzandomi, sono sempre riuscita a cucinare in maniera consapevole senza compromettere troppo la mia vita. Sul blog, troverai anche ricette abbastanza rapide. Per altre, che richiedono più tempo, ci sono consigli su come organizzarsi. Si può preparare qualcosa la sera, si mette in frigo e poi il giorno dopo, si completa.
Alcuni piatti invece richiedono tempi più lunghi e per quelli bisogna approfittare di qualche ora libera”

La ricetta della pizza in teglia  è emblematica  da questo punto di vista. La lievitazione richiede 4/5 ore, ma ci sono suggerimenti per chi trascorre gran parte della giornata fuori casa.

Poi troviamo ricette come Patate al forno “meraviglia”  che richiedono 45 minuti tra preparazione e cottura

E che dire dei carciofi gratinati al formaggio ? È una ricetta che permette di recuperare i carciofi bolliti in precedenza e che rischiano di andare a male (Tra preparazione e cottura, 1 ora e mezza in tutto)

Ce n’è dunque per tutti i gusti. 

Oltre al blog Paola ha scritto il libro Il gusto di non sprecare in vendita su Amazon

Anche nel libro ci sono ricette?

“Nel libro, oltre alle ricette, c’è una serie di consigli, appena accennati sul blog, su come attrezzarsi per non sprecare”.

Dunque vale la pena leggerlo.

Tuttavia una domanda mi sembra importante. Lo spreco in fondo non alimenta la nostra economia?

Considera che lo spreco è un costo, tanto è vero che nel 2016 è stata promulgata la legge Gadda per contrastare lo spreco in tutta la filiera alimentare, dalla produzione alla nostra tavola.
Ma se vuoi approfondire, ti consiglio di leggere e ascoltare il prof. Andrea Segrè, titolare della cattedra di politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna, che analizza a fondo il problema.

Grata per il consiglio, mi faccio un giro sul web e trovo tutta una serie di notizie sul prof. Andrea Segrè, autore di una vera e propria campagna contro lo spreco alimentare. È stato uno dei primi studiosi del fenomeno pubblicando diversi libri in merito. 

Ho ascoltato alcuni suoi interventi, disponibili sul web, e ne sono rimasta molto colpita. 

Vi riassumo alcuni passaggi.
Una semplice vocale può cambiare tutto.  Dall’eccesso di cibo, al non accesso al cibo, il passo è breve.
Ai tanti che mangiano troppo corrispondono tantissimi che muoiono di fame.

Quanto male facciamo a noi, alle nostre tasche e al nostro pianeta sprecando e buttando via cibo ancora utilizzabile? Cosa possiamo fare per non far deperire il cibo che compriamo?

 Quanto può essere importante spingere noi il carrello della spesa e non farci spingere dal carrello? 

Io ne sono rimasta entusiasta e la prima cosa che ho fatto, dopo averlo ascoltato, è stata quella di  correre in cucina, aprire il frigo e controllare se avevo sistemato bene le cose per non dimenticarle. Eh già, perché capita spesso che si dimentichi in frigo qualcosa che poi andrà buttato via.

La chiacchierata con Paola e l’ascolto di Segrè mi hanno fatto capire una volta di più che questo modello economico e culturale che stiamo subendo, ormai fa acqua da tutte le parti. È davvero ora di cambiare. 

Saluto e ringrazio Paola, dandole appuntamento a Ischia, quanto prima possibile

Foto di copertina dal blog di Paola Bortolani

Laura Mattera Iacono

Sono Laura Mattera Iacono. Traduco dal tedesco in ambito giuridico e scrivo in italiano per il web. Su questo blog racconto Ischia tra chiacchiere e caffè. Scrivo contenuti per il web per aziende turistiche di Ischia, Procida, Capri e Napoli

Per info ⇒ Contatti 

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