Lacco Ameno: S. Restituta

Basilica S Restituta Lacco Ameno

A Lacco Ameno la Basilica di S. Restituta con annessa chiesetta è il luogo di Ischia in cui  più che altrove si combinano religione, storia, leggenda e cultura.
La leggenda della Santa è molto nota sull’isola. E alla leggenda si intreccia, come per miracolo, un evento di importanza storica straordinaria. Proprio nella chiesetta, Don Pietro Monti, Rettore della Basilica, durante i lavori per la sostituzione di un pavimento, fece una scoperta che aprì una finestra su un mondo tutto da raccontare.
Di recente Teresa e io abbiamo visitato i luoghi con una guida d’eccezione: Mariangela Catuogno. Per ragioni di spazio dovrò dividere la visita in due parti. Per ora preferisco focalizzare l’attenzione sulla Santa che proprio nel mese di maggio è celebrata con una grande festa che dura diversi giorni.  Quest’anno, data l’emergenza per il coronavirus,  i festeggiamenti saranno limitati e molte manifestazioni non avranno luogo.   L’occasione è comunque giusta per ricordare una leggenda che soprattutto oggi assume un grande valore simbolico.

La leggenda

Il miracolo dell’accoglienza

Alla Basilica di S. Restituta a Lacco Ameno ero stata solo qualche volta, di sfuggita.  Troppo poco per conoscere la storia bellissima e variegata che racchiude. Come tanti isolani conosco la leggenda della Santa, che pure ha tante versioni.
Si tratta di una fanciulla che – pensate un po’ – arriva  a Ischia dall’Africa, adagiata su una barca.  Ecco la leggenda nella versione che conosco.
Siamo all’inizio del IV secolo d.C.  Una fanciulla africana, seviziata e uccisa perché di fede cristiana, viene adagiata su una barca in mare e data alle fiamme. Misteriosamente però la barca, pur intrisa di stoppa e pece,  non prende fuoco.  Le fiamme avvolgono invece l’imbarcazione dei suoi aguzzini.  La barca con il corpo della giovane,  guidata da un angelo, compie un lungo viaggio: dalle coste africane approda qui a Lacco Ameno, nella baia di S. Montano.
Lucinia, una donna del luogo, avvertita in sogno da un angelo, si reca sulla spiaggia e rinviene il corpo intatto della fanciulla mentre tutt’intorno d’improvviso fioriscono i gigli.  Lucinia torna urlando in paese,  altra gente accorre e  grida al miracolo. Alla fanciulla sarà dato il nome di  Restituta, ovvero restituita  dal mare.  E a Restituta, venerata come una Santa, sarà dedicato un tempio che sorgerà proprio qui al centro di Lacco Ameno, alle falde di Montevico, altro luogo di grande importanza storica per Lacco Ameno e per l’isola d’Ischia.  Non so voi cosa pensiate, ma a me, da laica, la leggenda sembra un vero miracolo di accoglienza.

A partire dal 1969 la leggenda viene rappresentata ogni anno, il 16 maggio, sulla spiaggia di S. Montano.  Fu proprio Don Pietro Monti, del quale vi parlerò in seguito, a introdurre nei festeggiamenti della Santa la sacra teatralizzazione dell’arrivo della fanciulla. La scena è molto suggestiva.  Provate a immaginare la baia di S. Montano illuminata dalle fiaccole mentre la gente accorre ad accogliere il corpo di una fanciulla adagiato su una fragile imbarcazione.
La rappresentazione, molto seguita dai forestieri e tanto sentita dalla comunità di Lacco Ameno, quest’anno purtroppo non potrà aver luogo. Mi permetto di darvi un consiglio.  Una prossima volta non perdete l’occasione. Vale davvero la pena.  Ischia vi aspetta.
Intanto noi ci sentiremo presto per continuare a scoprire i tesori nascosti di Lacco Ameno e della Basilica di S. Restituta.

Sono Laura Mattera Iacono. Traduco dal tedesco in ambito giuridico e scrivo in italiano per il web

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