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Di mare e di terra: la tofa

Tofa Museo del Mare Ischia

Gli auguri di Natale sono stati abbastanza curiosi quest’anno per lettrici e lettori che seguono sui canali social. Il messaggio augurale è stato inviato con l’ausilio di una tofa. È una conchiglia dalla forma insolita, con una parte terminale che si apre alla maniera di un collo di bottiglia. 

In tempi passati era uno strumento di allarme davvero prezioso. Quando ci si soffiava dentro, alla maniera di una tromba, la conchiglia emetteva un suono forte e chiaro. Credevo che questo fosse il sistema adoperato solo da pescatori e marinai in caso di nebbia. Infatti avevo ammirato l’oggetto in questione al Museo del Mare di Ischia Ponte. 

E invece, dopo aver pubblicato la foto, lettrici e lettori di Ischia hanno commentato, testimoniando che questo strumento – si badi: una conchiglia – veniva usato tempo fa anche sulle montagne ischitane. 

Ecco cosa scrive Alfonso:

Mio nonno la suonava da bimbo e in gioventù come pescatore, poi sui velieri che esportavano il vino e infime come timoniere-nostromo sulla Span [storica compagnia di navigazione]. Ma da vecchio la suonava per terra.

Per terra? E perché mai?

Gli fa eco Angela Maria:

Mi è stato raccontato che la tofa veniva usata nel Comune di Serrara Fontana per radunare i nevaioli. Da essa pare derivare anche il cognome Trofa.

Eh già, il cognome Trofa è molto diffuso a Serrara Fontana, il Comune più alto dell’isola. Ma chi sono i nevaioli?

Ecco cosa ci dice Anna Maria:

A Fontana la suonavano quando c’era la neve. Si richiamavano i contadini a battere la neve nella fossa.

Le fosse per la neve. Se ne trovano ancora sulla Falanga alle pendici del monte Epomeo. In queste fosse i contadini erano soliti conservare la neve che poi diventava ghiaccio, un elemento prezioso per conservare i prodotti della terra o del mare. 

In un’epoca in cui non esistevano i frigoriferi, bisognava arrangiarsi in qualche modo. Il ghiaccio veniva poi tagliato in cubi e opportunamente venduto. 

La tofa dunque testimonia quanto mare e terra a Ischia si tocchino, si accompagnino, si completino. 

Il mondo dei contadini e quello dei marinai sulla nostra isola sono molto più vicini di quanto non si creda. 

Un grazie di cuore a Iettrici e lettori per questi meravigliosi contributi. 

E ancora buone feste a tutti

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Laura Mattera Iacono

Sono Laura Mattera Iacono. Traduco dal tedesco in ambito giuridico e scrivo in italiano per il web. Su questo blog racconto Ischia tra chiacchiere e caffè. Scrivo contenuti per il web per aziende turistiche di Ischia, Procida, Capri e Napoli

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