Ischia e il gruppo lettura: la Calabria protagonista

Dal Carcere La Mandra Ischia Ponte
  • Il gruppo lettura riesce a incontrarsi di nuovo dopo la lunga pausa per l’emergenza.
    L’appuntamento è alle 8:00 del mattino alla Spiaggia dei Pescatori, nei pressi di Ischia Ponte
    La partecipazione è significativa, nonostante l’orario insolito.
    E così, dopo aver parlato di Sicilia, cominciamo a occuparci della Calabria

Parlare di libri in riva al mare

Alvaro Gente in Aspromonte

Devo essere sincera: non mi aspettavo una partecipazione così intensa e appassionata alle 8:00 del mattino. Sarà stata la gioia di incontrarsi dopo la forzata astensione, o magari la suggestione del luogo in riva al mare, o la voglia di ricominciare, condividendo l’interesse per  lettura. Forse un insieme di tutti questi fattori. Eravamo davvero un bel gruppo, giovedì scorso alla Spiaggia dei Pescatori, nei pressi del vecchio carcere, ora Torre del Mulino, a La Mandra.

Arrivo quasi di corsa, respirando a pieni polmoni l’aria di mare. Non appena sono nei pressi del carcere, non resisto alla tentazione e in attesa delle altre, mi tuffo in acqua.  Una gioia immensa. Mi sento chiamare. Le altre stanno arrivando alla spicciolata. Qualcuna mi fa notare che il venticello è ancora fresco. “Sediamoci là!” C’è un posticino soleggiato con qualche zona d’ombra. Ci sediamo a chiacchierare, finalmente. L’ultima volta ci eravamo incontrate in libreria. Era fine febbraio. Poi abbiamo potuto comunicare solo in maniera virtuale.
Allora cosa facciamo? La proposta di continuare il nostro giro d’Italia passando dalla Sicilia alla Calabria era già stata accettata. Avevamo scoperto un libro Turanodi Turano, Salutiamo, amico! un romanzo edito da Giunti e ambientato nella Reggio Calabria del 1970, quando i Reggini diedero vita a una vera e propria rivolta per ottenere il riconoscimento di capoluogo di Regione. Un libro che, secondo le recensioni, deve essere interessante perché ci parla di quel disagio delle città del Sud che si sentono abbandonate. Eppure il romanzo, per quanto fresco di stampa, risulta difficile da reperire nei nostri canali abituali.  E allora in attesa di capire se possiamo acquistarne almeno qualche copia, optiamo per un classico. “Gente in Aspromonte”, di Corrado Alvaro. Sì, cominciamo da qui. Perché sicuramente la raccolta di racconti brevi di uno dei più celebri autori calabresi, potrà introdurci bene nel mondo della Calabria. Certo non abbandoneremo il tema dell’emigrazione, che tanto ci ha appassionato, così come quello delle origini della mafia.

Intanto però seguiamo anche le vicende letterarie di Turano. Ci è arrivata notizia che la presentazione di Salutiamo, amico a Reggio Calabria sia stata fortemente contestata. Un aspetto che aumenta la mia curiosità di lettura.  A questo proposito, se qualche Calabrese legge questo post, commenti pure. Saremo felici di conoscere l’opinione della gente di Calabria.

Il mare e il carcere di Punta Molino

Sono da poco passate le 9:00 quando decidiamo di sciogliere la seduta. C’è il tempo per un caffè in piedi. Io mi guardo intorno e mi viene in mente il post che scrissi anni fa sul vecchio blog dal titolo il mare

il mare dal Carcere“Da bambina – era la fine degli anni ’60 – venivo spesso qui. Era un luogo inquietante. Passeggiando sentivo cantare i detenuti. Ma forse era solo la mia fantasia di bambina, forse il Carcere era già in disuso. Proprio lì davanti, il mare. Spesso le Carceri sono circondate dal mare. Un motivo sicurezza, forse. Ma il mare dà un senso di sconfinatezza, di libertà. Ho sempre pensato che per i detenuti guardare il mare fosse una delle pene più grandi. (22 luglio 2015) “

Vado a tuffarmi. Sento il bisogno di immergermi. Vi aggiornerò presto.

Sono Laura Mattera Iacono, Traduco dal tedesco e scrivo per il web

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